La donna e i beni culturali: due patrimoni da proteggere

La “Giornata internazionale della donna” e la salvaguardia dei beni culturali sono strettamente interconnesse, poiché per entrambe, nella società odierna, si fa sempre troppo poco.

In diversi ordini sociali le donne sono state storicamente escluse dalla narrazione ufficiale sulla storia, dando sempre maggior rilievo agli uomini, il che ha portato ad una mancanza di rappresentanza delle donne in molti aspetti dello scibile umano. Di certo non fa eccezione il patrimonio culturale, con i musei, le gallerie d’arte, monumenti e punti d’interesse storico-artistico.

Tuttavia, le donne hanno svolto un ruolo cruciale nella creazione, conservazione e promozione del patrimonio culturale e delle arti, spesso senza ricevere il giusto riconoscimento.

La “festa delle donne”, quindi, va interpretata come un’occasione importante per celebrare il loro contributo alla cultura e all’arte e per evidenziare, senza sterile retorica femminista, l’importanza della partecipazione delle donne nella valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale. Ciò include l’accesso alle opportunità sui territori, la promozione di modelli di ruolo femminile nella gestione e nella conservazione dei beni culturali e paesaggistici.

Le donne nell’antica Grecia

La salvaguardia dei beni culturali richiede la partecipazione di quello che, con superficialità, si definisce “sesso debole”, poiché spesso sono proprio le donne a svolgere un ruolo cruciale nella conservazione e nella trasmissione delle tradizioni di un popolo o di un territorio, attraverso il racconto orale e l’artigianato. Le nostre nonne, le nostre mamme sono spesso le custodi delle tradizioni più antiche, dalla creazione di tessuti artigianali alle pratiche culinarie, dalle feste religiose a tutti quegli elementi importanti per l’identità di una comunità.

Nella fattispecie, ci piace citare un esempio molto vicino al nostro territorio. Il Parco archeologico di Paestum e Velia, infatti, è diretto dalla giovane archeologa Tiziana D’Angelo, che a 38 anni ha preso il timone di uno dei più iconici e celebri siti storici del sud Italia, colonia greco-romana di Poseidonia prima e successivamente latinizzata in Paestum.

La partecipazione attiva delle donne, nella salvaguardia del nostro patrimonio nazionale, può portare ad una diversificazione delle sensibilità, rappresentando una delle sfaccettature della parità di genere nella società odierna.

Autori

  • Alessandro De Stefano

    (Avellino, 15 agosto 1987), tutto un programma per trasformare ogni esperienza in un'avventura. Amore infinito per le antichità, l'esplorazione delle montagne, la scrittura, la poesia, il disegno, la fotografia, il teatro, il modellismo. Nel 2003 è co-fondatore della Compagnia teatrale "I Cardi" e nel 2009 fondatore della nostra A.S.Be.Cu.So. aps. Nel 2011 pubblica il suo primo libro, rivolto ai ragazzi: "La leggenda del falco dorato". Curatore e content strategist per i canali social dei maggiori siti storici e naturalistici della Città di Solofra. Papà di Ludovica. Rompiballe pignolo per i dettagli. Graduato dell'Esercito Italiano nell'Arma del Genio dal 2006, di stanza a Roma e Dottore in Scienze Turistiche.

  • Gerardo Serino

    (Avellino, 20 Luglio 1987 ) Economo, Tecnico Informatico ed Elettromeccanico docente di Elettronica ed Elettrotecnica letteralmente perso per la tecnologia, la musica e l'associazionismo ha fondato la sua prima associazione "La Rosa Antica" nel 2007 nella quale ha ricoperto la carica di Presidente per 6 anni nei quali ha collaborato con vari enti proponendo attività sportive e culturali. Nel 2014 crea il suo Canale Youtube Frequenze Informatiche nel quale pubblica recensioni tech. Nel 2023 inizia a collaborare attivamente parte della sezione Blog con l'Associazione Salvaguardia Beni Culturali Solofra.

  • Mariagrazia De Stefano

    (Avellino, 17 ottobre 1987) Dottoressa in Chimica Industriale, Revisione QC in azienda farmaceutica ad Aprilia. Nata sul palco, inizialmente per performance legate alla musica (pianoforte e canto), sono passata all'innamorarmi del teatro e soprattutto della recitazione; il mio cavallo di battaglia è Filumena Marturano del grande maestro E. De Filippo. Perfezionista e maniaca del lavoro, la mia passione sono gli anime e i manga. Nel 2009 mi sono integrata prima nella Compagnia Teatrale I Cardi per poi associarmi all'Associazione Asbecuso dove continuo la mia collaborazione.

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